Migliorare l’autostima: 3 idee da mettere subito in pratica
Migliorare l’autostima è un processo sul quale moltissime persone (atleti e non) sono costantemente impegnate. Con questo articolo voglio suggerirti tre idee da metabolizzare e attuare per il tuo miglioramento.
Prima di tutto diamo un paio di definizioni utili.
Autostima: grado di apprezzamento di noi stessi, valutazione del valore personale che attribuiamo a noi stessi.
Parallelamente a questo concetto ci è utile introdurne un altro: quello di autoefficacia, riconducibile al noto psicologo Albert Bandura.
Autoefficacia: auto percezione della capacità di attuare determinate azioni orientate all’ottenimento di uno specifico risultato.
La principale differenza tra i due termini consiste in questo:
- autostima: autovalutazione relativa alla nostra identità
- autoefficacia: autovalutazione relativa alle nostre capacità
Se conosci la PNL e i livelli logici di Robert Dilts hai sicuramente ricondotto i due concetti in questione ai rispettivi livelli.
Autostima e autoefficacia sono strettamente correlate tra loro. Un ottimo modo per migliorare la nostra autostima, e quindi agire con più sicurezza in noi stessi, è quello di lavorare sull’autoefficacia. Sentirci capaci di fare bene qualcosa, infatti, migliora il valore che attribuiamo alla nostra identità. Ora andiamo al sodo del discorso.
Migliorare l’autostima: 3 idee pratiche da attuare subito
Idea #1
Generalmente tutti noi abbiamo la tendenza a valutare noi stessi sulla base dei risultati che otteniamo. Se i miei risultati sportivi positivi sono mediamente in numero superiore rispetto alle sconfitte, la mia autostima sarà alta e solida. Se, al contrario, le mie sconfitte sono superiori alle mie vittorie, tenderò ad avere un’autostima più bassa. È un discorso un po’ semplicistico, certamente non è solo una questione di numeri, ma ai fini di questo articolo è sufficiente per capire il quadro generale.
Vuoi migliorare l’autostima?
Sgancia il valore che attribuisci a te stesso dai risultati. Invece di valutarti per i risultati che ottieni, valutati per l’impegno che metti in ciò che fai. Valuta che tipo di persona senti di essere sulla base di quanto ti impegni per ottenere ciò che vuoi, non sulla base del fatto che poi quel risultato lo otterrai. Non hai il controllo di tutti gli aspetti coinvolti nel processo per ottenere il risultato, che senso ha quindi valutare te stesso per qualcosa che non dipende da te?
Sei un’allenatrice o un allenatore sportivo? Premia i “tuoi” atleti per l’impegno che ci mettono più che per i risultati che ottengono. Va da sé che premiare l’impegno innesca un circolo virtuoso che stimola altro impegno, in questo modo i risultati arriveranno da soli.
Idea #2
La seconda idea riguarda tutti noi: siamo i giudici più severi di noi stessi. Se per caso questo concetto non ti suona famigliare fai questa prova: immagina l’ultimo errore che hai commesso o l’ultima stupidata che hai fatto. Cerca di ricordare quale è stato il tuo dialogo interno e come è stato il giudizio verso di te. Poi prova ad immaginare che quella cosa l’abbia fatta la tua compagna o il tuo compagno di squadra. Scommetto che il tuo giudizio verso di lei o verso di lui è molto più comprensivo e benevolo. Non è così?
Vuoi migliorare l’autostima?
Manda in vacanza il tuo giudice interiore, non essere troppo duro con te stesso e ricorda che gli altri, verso di te, sono più indulgenti di quanto tu non lo sia con te stesso.
Idea #3
Riguardo alla terza e ultima idea rispondi a queste domande: per ottenere il risultato al quale ambisci, che tipo di atleta (o persona) devi diventare? Quali abilità hai bisogno di sviluppare? Quali caratteristiche personali hai la necessità di migliorare?
Benissimo, ora mettiti al lavoro e ricorda la cosa più importante: la persona che diventi è più importante del risultato che ottieni. Si tratta di un costante work in progress, un processo di crescita personale, non avere fretta di giudicarti!
Potresti forse decidere se un libro scritto a metà ti piace oppure no? Saresti in grado di capire se un quadro incontra i tuoi gusti quando sulla tela c’è solo qualche schizzo? Riusciresti ad esprimere un giudizio su un film di cui c’è solo la prima bozza della sceneggiatura?
Lo stesso vale per te. Sei la melodia appena accennata che soltanto con impegno e perseveranza può diventare una magnifica sinfonia. Mettiti all’opera e fai ciò che serve per far risuonare la tua musica. Non correre il rischio di privare il mondo di un’opera d’arte che solo tu puoi comporre soltanto perché hai espresso un giudizio affrettato su te stesso!
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