L’inganno del talento
Quante volte sentiamo parlare di talento? Quante volte abbiamo sentito dire che certi risultati si possono ottenere solamente se dotati di un particolare talento? Proviamo a fare una micro analisi di 2 super campioni.
Prendiamo ad esempio il primo grandissimo campione: Cristiano Ronaldo. Benedetto dal Signore con un incredibile talento? Probabilmente… Forse però dovremmo ricordarci della sua ossessione verso tutto ciò che serve per essere il migliore. I suoi compagni di squadra dello Sporting Lisbona, ad esempio, raccontano di come, a volte, lo trovavano da solo in piena notte ad allenarsi in palestra. Oppure potremmo parlare dei suoi 3.000 addominali al giorno, o di tutto l’esercizio fisico e del rigoroso regime alimentare che gli permettono di avere i parametri vitali di un ventenne (di anni oggi ne ha 34).
Un altro esempio lo troviamo nel mondo dell’Ultra Trail, la corsa in montagna su lunghe distanze: sua Maestà Kilian Jornet, probabilmente il più forte utrarunner di sempre. Possiamo dire che anche lui sia un unto del Signore? Probabilmente sì, ma anche in questo caso dovremmo dare un’occhiata alle sue statistiche. Nel 2018 si è allenato per oltre 800 ore, con un totale di quasi 465.000 metri di dislivello positivo (oltre 50 volte l’Everest). Se calcoliamo che Kilian l’anno scorso è stato fermo per 3 mesi a causa di 3 diversi infortuni (infatti è stato un anno in cui si è allenato poco…) possiamo vedere che il fortissimo atleta catalano si è allenato mediamente 3 ore al giorno.
“Non dirmi quanto talento possiedi, dimmi quanto lavori sodo.”
Arthur Rubinstein
Al giorno d’oggi siamo letteralmente sommersi dai cosiddetti talent show. Spettacoli di ogni tipo che, in varie forme e vari modi, non fanno altro che diffondere un messaggio ben preciso: per avere successo devi avere talento.
Questo fatto, diciamo le cose come stanno, ci fa un gran comodo: ci solleva dalla responsabilità di darci da fare. Siamo portati a credere che non potremo mai raggiungere certi risultati perché non abbiamo talento. Che gran comodità, non è vero? Possiamo crogiolarci nel nostro brodo tiepido auto convincendoci che per poter fare cose straordinarie dovremmo avere delle doti soprannaturali.
La buona notizia (che in realtà per moltissime persone si rivela una cattiva notizia…) è che non è vero. Tutto ciò che dobbiamo fare è prendere delle decisioni e impegnarci. Definire le nostre priorità e armarci della disciplina necessaria per rimanere fedeli alle nostre scelte, per mantenere le promesse che facciamo a noi stessi.
“Niente al mondo può sostituire la tenacia. Il talento non può farlo: non c’è niente di più comune di uomini pieni di talento ma privi di successo. Il genio non può farlo: il genio incompreso è quasi proverbiale. L’istruzione non può farlo: il mondo è pieno di derelitti istruiti. La tenacia e la determinazione invece sono onnipotenti.”
Calvin Coolidge
Ecco quindi 3 consigli pratici per difendersi dall’inganno del talento:
- Decidi cosa per te è veramente importante, definisci le tue priorità; scrivi tutto su un foglio, formalizza le tue scelte, prenditi un impegno con te stesso
- Decidi 3 cose che puoi fare, 3 azioni pratiche che puoi fare ogni giorno per mantenere la coerenza con le priorità che hai definito
- Goditi il viaggio sapendo che inciamperai, barcollerai e che cadrai; rialzati ogni volta con la consapevolezza che il vero successo sta nella persona che diventi mentre ti impegni per raggiungere il tuo scopo
“La maggior parte delle persone entra nella tomba senza aver mai cantato la musica che ha dentro.”
Steve Chandler
Ti auguro uno splendido viaggio, che ti permetta di scoprire la musica che hai dentro e che merita di essere cantata!